Maiolica policroma. Diametro cm 32,3. Salti di smalto ripresi in restauro
Piatto a profilo svasato e piede a disco. Al centro campeggia figura di un uccello, vòlto a destra verso un esile virgulto; pennellate definiscono il terreno e il cielo, mentre verso il bordo si dispone una stretta fascia in blu «graffito».
Quest’opera è un notevole saggio di elegante stilizzazione di uno dei generi decorativi sviluppati dai ceramisti di Montelupo tra la fine del ‘400 e i primi del ‘500. Fausto Berti lo classifica «fascia al blu graffito» in quanto si caratterizza per un giro periferico blu circolare, su cui sono graffiti dei motivi filiformi: in questo caso un tralcio sinuoso continuo. Questa fascia tuttavia lascia ampio spazio al tema centrale, che può essere uno stemma, una «grottesca», un busto virile o femminile, una iniziale, un uccello ecc. Importante ai fini della cronologia della tipologia cui appartiene quest’opera è un piatto con stemma di Papa Leone X (1313-1522), datato «1514» 1
1BERTI F., Il Museo della Ceramica di Montelupo, Firenze 2008, p. 304, fig. 35 b
Bibliografia: BERTI F., Storia della ceramica di Montelupo. Le ceramiche da mensa dal 1480 alla fine del XVIII secolo, Firenze 1998, p. 358, Fig. 270