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DIPINTI DAL XVI AL XX SECOLO

Alessandro Casolani  - Asta DIPINTI DAL XVI AL XX SECOLO - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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Alessandro Casolani

 Alessandro Casolani
(Casole d'Elsa, 1552 – Siena, 1607)
MATRIMONIO MISTICO DI SANTA CATERINA E SAN MICHELE ARCANGELO
olio su tela, cm 106x84

Bibliografia
M. Ciampolini, Pittori senesi del Seicento, Siena, 2010, p. 103
Bibliografia di riferimento
F.S. Santoro (a cura di), L'arte a Siena sotto i Medici (1555-1609), (Catalogo della mostra, 3 maggio – 15 settembre, Siena, Palazzo Pubblico), Roma 1980, pp. 67-86, (scheda di Alessandro Bagnoli)

I colori accesi e la pennellata sfumata donano al dipinto un intreccio emotivo di tenerezza ed eleganza esemplificata soprattutto dalla fisionomia dei personaggi contraddistinti da volti piacevolmente morbidi e sguardi languidi. Al centro della scena è presente un volto maschile barbato che guarda verso lo spettatore, probabilmente si tratta del committente o dello stesso artista di cui conosciamo i lineamenti grazie al ritratto inciso da Bernardino Capitelli nel 1634 di cui un esemplare è al Fine Art Museum di San Francisco.
Il nostro dipinto mostra inoltre forti somiglianze stilistiche e compositive con un altro dipinto di Casolani, la Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Caterina da Siena (Collezione Chigi Saracini, proprietà del Monte dei Paschi, inv. n. 7455), in particolare nei profili delle due Sante Caterine a destra e nel gruppo della Madonna con il Bambino in braccio. Il Suddetto dipinto è probabilmente ricordato da Ettore Romagnoli che nelle biografie degli artisti senesi cita in modo sommario "sette s acre famiglie colorite del Casolani".
E' possibile richiamare come confronto, sempre per quanto riguarda l'impostazione del gruppo principale, anche la Madonna con Bambino, Santa Caterina da Siena e San Bernardino presente alla Pinacoteca Nazionale di Siena, già catalogata nella Fototeca Zeri (n. scheda 52892).
Alessandro Casolani inizia la sua formazione artistica con Cristofano Roncalli e Arcangelo Salimbeni. Intorno al 1578 l'artista si trasferì a Roma per studiare le opere degli artistici più significative della città. Fu però a Siena che l'artista ricevette le commissioni più prestigiose tra le quali due Adorazioni dei Pastori per la Chiesa dei Servi e una per il Duomo, oltre alle decorazioni a fresco attorno all'orologio della torre del Mangia. Il pittore lavorò anche a Genova, Napoli, Pisa e a Pavia, dove eseguì gli affreschi per la cupola della Certosa e per la volta della sacrestia.


DIPINTI DAL XVI AL XX SECOLO
mar 13 FEBBRAIO 2018
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