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Scultura e Oggetti d'Arte

Rilievo in terracotta dipinta e dorata raffigurante Madonna con Bambino. Maestro del Polittico De Carlo: Scultore rinascimentale attivo tra il Veneto, Urbino e Cesena nella metà del XV secolo  - Asta Scultura e Oggetti d'Arte - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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Rilievo in terracotta dipinta e dorata raffigurante Madonna con Bambino. Maestro [..]

 Cm 90x52,5. Cornice cuspidata in legno con Cristo crocifisso nella parte superiore.
La matrice artistica dello squillante rilievo quattrocentesco è stata identificata in un brillante studio di Alfredo Bellandi (Nuovi Studi. Rivista d’Arte, n.11, 2005), riferendo l'opera ad un ignoto scultore in legno, terracotta e stucco attivo tra Firenze, il Montefeltro e la Romagna nella metà del XV secolo, i cui lavori sono stati raggruppati attorno alle sfavillanti ante di un polittico appartenute al celebre antiquario fiorentino Carlo De Carlo, particolarità che ha suggerito di proporre per questo artista lo pseudonimo di Maestro del Polittico De Carlo.

Attorno alle ante De Carlo e ad un altare in terracotta con la Madonna in trono con Bambino tra un Santo monaco e San Rocco e nelle due cuspidi un angelo annunziante e la Vergine Annunciata nella cappella dell’Alunnato nel monastero del Santuario del Monte a Cesena, Bellandi riunisce altri “cinque altaroli (tra cui il nostro) per la devozione che racchiudono la stessa immagine mariana [...] e indicano un aspetto particolare della produzione, di questo singolare scultore quale l’impiego di tre materiali diversi: il legno, la terracotta e lo stucco”.

Possiamo immaginare il nostro scultore esordiente nell’ambiente veneto verso la metà del Quattrocento per poi entrare, in seguito ai suoi viaggi, nella gravitazione fiorentina mediata attraverso il contatto con gli scultori toscani attivi in Romagna e nelle Marche, aree geografiche dove ebbero ampia diffusione i rilievi mariani seriali prodotti nelle botteghe fiorentine. Del resto, “se nelle sue Madonne è evidente l’impegno da lui profuso a rifare, in chiave veneto adriatica, modelli toscani, è assai probabile che, nei meccanismi percettivi degli uomini del Quattrocento, tali immagini fossero ritenute ed acquistate come fiorentine tout-court. Immagini, assieme ad altri lavori in legno e terracotta, segno della versatilità di uno scultore sul crocevia fra la tradizione adriatica e le novità fiorentine”.

Scultura e Oggetti d'Arte
mar 29 MAGGIO 2018
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