Pisside in argento fuso, sbalzato e cesellato, Genova XVI-XVII secolo, punzone della [..]
Cm 16,5; gr. 240. Corpo globulare con decoro loricato sulla parte superiore del coperchio. Largo piede circolare con fascia incisa a girali e fusto a balaustro con nodo schiacciato al centro. Raro esempio di argenteria tardo rinascimentale dall’equilibrato svolgimento architettonico, probabilmente eseguita nella fine del cinquecento dall’orafo Vincenzo Croce, appartenente alla documentata dinastia di orafi e argentieri che lavorano ad importanti opere come l’arca del Corps Domini e per le famiglie Doria e Spinola. Le iniziali V.C. con bollo della Torretta e datario 52 (1652) sono anche documentate su una coppia di bacili decorati con Nereide e Tritone e con Nereide e Centauro, una delle quali recante le armi affiancate delle famiglie genovesi Spinola e De Mari (o De Martini?) oggi conservati presso la Abberg Foundation a Riggisburg, Svizzera.