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DIPINTI DEL SECOLO XIX. I MAESTRI TOSCANI DALLA COLLEZIONE OLSCHKI E DA ALTRE RACCOLTE ITALIANE

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Belloni Giorgio

Giorgio Belloni

 ★ Giorgio Belloni
(Codogno 1861 - Azzano Di Mezzegra 1944)
NEL PORTO
olio su tela, cm 149x180
firmato e datato 1913 in basso a destra

IN THE HARBOUR
oil on canvas, cm 149x180
signed and dated 1913 lower right

Fu proprio l'aspetto contemplativo del suo carattere che lo portò in Liguria, negli immediati pressi di Genova e particolarmente a Sturla, per trovarvi l'atmosfera più adatta a esprimere la propria aspirazione alla luce. La sua luce non era peraltro quella degli impressionisti - e neppure dei divisionisti - in quanto rivelava maggiore aderenza a una realtà di chiara estrazione verista e perciò meno sensibile alle proiezioni verso una pittura fin troppo tesa alla scoperta del proprio linguaggio autonomo e quindi restia a porsi al servizio di una poetica ma diretta rappresentazione della natura. La luce del Belloni tendeva a cogliere le immediate emozioni che provenivano dai riflessi sul mare, proprio in funzione di un colloquio con la natura che trovasse in quest'ultima non solo l'ispirazione ma anche il fine della raffigurazione. Fu questo suo atteggiamento che ne fece il 'pittore delle marine' per eccellenza (...)
Indubbiamente egli fu un eccellente marinista: lo dimostrano i quadri eseguiti nell'intero arco della sua attività e che, per limitarci a qualche esempio più facilmente databile, vanno dalle madreperlacee vele del 1893, dove l'impianto caro ai veristi della generazione di Guglielmo Ciardi si arricchisce di riflessi e di fumiganti grigiori che rivelano un effettivo interesse per le conquiste di certi impressionisti, a uno stidio dal vero eseguito verso il 1900 di ferma consistenza plastica eppure mosso nelle luci e negli effetti atmosferici. Ma un altro bozzetto di circa vent'anni più tardo segnala un senso del movimento accompagnato da un più acceso gioco della tavolozza che sta a dimostrare come il pittore sia passato indenne attraverso i simbolismi, le vaghe morbosità, le ambizioni intellettualistiche e letterarie del nostrano liberty, ritenendone solo l'invito a un arricchimento decorativo del tessuto del quadro sia sotto il profilo cromatico, sia nell'agile incastro dei diversi elementi figurativi (le vele, i bagnanti, i panni stesi).

E. Piceni, Giorgio Belloni, Busto Arsizio 1980, pp. 12, 16-17


DIPINTI DEL SECOLO XIX. I MAESTRI TOSCANI DALLA COLLEZIONE OLSCHKI E DA ALTRE RACCOLTE ITALIANE
mar 13 NOVEMBRE 2018
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