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URNA CINERARIA DI UN LIBERTO DELLA CASA IMPERIALE

 URNA CINERARIA DI UN LIBERTO DELLA CASA IMPERIALE
ROMA, METÀ II SECOLO D.C.
Urna cilindrica in marmo bianco a grana fine con corpo strigilato e coperchio troncoconico decorato con foglie lanceolate incise. Entro una tabella marginata da doppia modanatura si legge il testo: D(is) M(anibus) / T(ito) Aelio Aug(usti) lib(erto) Proculo adiut(ori) ab ammiss(ione) / fecit Chreste coniugi pio et incomparavibili (sic) B(onae) M(emoriae). H. max. 43 cm; diam. 34 cm.
L’urna, ascrivibile ad una produzione urbana di buona qualità della metà del II secolo d.C., apparteneva ad Tito Elio Proculo, liberto dell’imperatore Adriano (117-138 d.C.). Questo individuo lavorava come segretario nell’officium admissionum della casa imperiale, l’ampio organismo che si occupava delle udienze dell’imperatore che erano divise in tre grandi gruppi: private, riservate a pochi e collettive. Quest’urna, inedita, si aggiunge al ristretto numero di monumenti di questi aiutanti di camera (CIL II 6107; XIV 3457; VI 4026; 8698-8702; AE 2007, n. 234), la cui funzione è peraltro nota grazie alle fonti letterarie (Svetonio, Vespasiano 14). Confronti per la forma; B. Borg et alii, Die antiken Skulpturen in Castle Howard, Wiesbaden 2005, p. 142, cat. 87-88, tav. 76; F. Sinn, Stadtrömische Marmorurnen, Mainz 1987, cat. 626 (tav. 91 d), 651 (tav. 95 e), 694.

Provenienza
Vendita all’asta degli arredi di “Villa Pardo” 9/10/1972 lotto 429
Collezione privata, Toscana


Archeologia
mar 18 DICEMBRE 2018
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