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CANNICCI NICOLO'

Niccolò Cannicci

 Niccolò Cannicci
(Firenze 1846 - 1906)
PASTORELLE
olio su tavoletta, cm 49x17,5
firmato in basso a destra
retro: timbro "C115"

YOUNG SHEPHERDESSES
oil on panel, cm 49x17,5
signed lower right
on the reverse: stamp "C115"

Nel 1875 Niccolò Cannicci si recò a Parigi con Giovanni Fattori, Egisto Ferroni e Francesco Gioli, e nella capitale ebbe l’occasione di studiare approfonditamente la pittura rurale francese. Tornato in patria, si dedicò soprattutto ai soggetti di vita campestre, infondendo ai suoi dipinti un tono austero e solenne, spesso rafforzato, come nel caso dell’opera che qui presentiamo, dal formato verticale, che dona una certa monumentalità al soggetto. L’accentuato avvicinamento delle giovani pastore e delle pecorelle al piano frontale del dipinto aumenta il coinvolgimento, anche emotivo, dello spettatore, che viene catapultato direttamente all’interno della scena. La vena naturalista della pittura di Cannicci, evidente anche nella descrizione degli sterpi in primissimo piano e ai piedi della pastorella centrale, riflette lo stile della letteratura verista di quegli anni, da Giovanni Verga al toscano Renato Fucini; per quest’ultimo, a cui era legato anche da un rapporto di amicizia, il pittore illustrò la novella La pipa di Batone nella quarta edizione de Le Veglie di Neri (1890) e il volume All’aria aperta (1897).



DIPINTI DEL SECOLO XIX
mar 14 MAGGIO 2019
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