Il capriccio è riconducibile all’attività di Bernardo e Lorenzo Bellotto alla corte di Stanislao Poniatowski, quando arrivano a Varsavia nel 1767.E’ nota alla critirca la la collaborazione di Lorenzo con il padre Bernardo, dove nei cartigli appare la firma collettiva attraverso la dicitura “Canaletti”, nella serie di vedute di Roma antica e papale. Altre vedute della serie, a volte firmate “Bellotti” o non firmate, si collegano stilisticamente con queste tele e sono da considerare opere di ambedue i pittori.Nell’anno 1768 compare per la prima volta la firma “Canaletti” che ufficializzava il figlio Lorenzo come collaboratore ufficiale.Si può precisare, che la firma recante il nome di famiglia Bellotto non era scomparsa, verrà usata ancora per molti altri quadri.n questo caso il cognome del casato declinato al plurale, per la qualità del dipinto, ci dà conferma dell’attribuzione a Bernardo e Lorenzo.Il dipinto è in ottimo stato di conservazione. Bella la qualità smaltata dei pigmenti.Firmato in basso a sinistra B. L. BELLOTTI F.