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Dal Rinascimento al Primo '900 Percorso attraverso 5 secoli di pittura | DIPINTI DEL SECOLO XIX

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Giuseppe Canella

 Giuseppe Canella
(Verona 1788 - Firenze 1847)
I MULINI DI SANTA ANASTASIA DA REGASTE REDENTORE
olio su tela, cm 66x92
firmato in basso a sinistra
THE MILLS OF SANTA ANASTASIA FROM REGASTE REDENTORE
oil on canvas, 66x92 cm
Bibliografia
F. Pesci (a cura di), Imago urbis. Il volto di Verona nell'arte, Verona 2001, p. 121

L’opera è corredata da autentica di Gustavo Predaval in data Milano 20.09.1983

Giuseppe Canella è considerato uno dei più apprezzati pittori di vedute dell’Ottocento. Attivo nella prima metà del secolo, quando i paesaggi di composizione stavano cedendo il posto allo studio del vero, all’osservazione di fenomeni atmosferici e alla mutazione della luce, si afferma prima ai Salon parigini e poi alle mostre milanesi vantando diverse committenze tra la nobiltà lombarda. Nel 1832, dopo un lungo soggiorno all’estero, rientra a Milano dove si era trasferito per frequentare l’Accademia di Brera, mantenendo un legame con Verona, la sua città di origine. In questa veduta veronese l’artista raffigura un piacevole e arioso scorcio dominato dall’imponenza della basilica di Sant’Anastasia. Con una cura estrema, Canella descrive non solo l’agglomerato dai chiari edifici affacciati sull’Adige e i caratteristici mulini collocati lungo il fiume, ma anche tanti piccoli dettagli, dagli abiti dei passanti all’ombrello rosso del venditore ambulante, alla carriola in primo piano. Seguendo il susseguirsi di campanili che svettano tra le case, il nostro occhio si sposta a sinistra e si sofferma sul ponte ora brulicante di figurine, che immaginiamo illuminato, la sera, dalla luce di un lampione solitario. Sull’estremità sinistra incombe l’angolo in ombra di un edificio dal cui balcone si affaccia una donna raffigurata in pieno sole.
Con questo quadro il pittore ci offre un’interessante e suggestiva testimonianza della vita cittadina ottocentesca quando ancora il corso d’acqua nella cui ansa la città ha avuto origine svolgeva un ruolo primario. Questo era il punto in cui l’Adige raggiungeva la sua massima ampiezza e accoglieva i barconi carichi di derrate destinate alla macinazione che avveniva nei mulini natanti.


Dal Rinascimento al Primo '900 Percorso attraverso 5 secoli di pittura | DIPINTI DEL SECOLO XIX
mer 1 LUGLIO 2020
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