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ORAZIO SCARABELLI

Il settimo arco d'ingresso per le nozze medicee, la facciata di Palazzo Vecchio [..]

 1592.

Bulino. mm 243/260x340/343. Foglio: 270/280x365/374. Il luogo teatrale a Firenze, 8.13. Due tavole da Le nozze di Don Ferdinando de' Medici e Madama Cristina di Lorena, serie in ventotto fogli dedicata agli apparati scenici allestiti in Firenze nel 1589 in onore delle nozze di Ferdinando I dè Medici, terzo granduca di Toscana, e Cristina di Lorena. Il matrimonio, celebrato per procura il 20 febbraio nella cappella reale di Blois, fu seguito dal viaggio della sposa fino a Firenze. Il 30 aprile il corteo entrò a Firenze da Porta al Prato per snodarsi attraverso i lungarni fino a Palazzo Vecchio. La serie documenta la fastosità degli apparati che allestivano il percorso e le scenografie teatrali, che impegnarono i più grandi artisti dell’epoca fra i quali, Alessandro Allori, il Cigoli, Andrea Commodi, Cosimo Gamberucci, Giovan Battista Naldini, il Passignano, Santi di Tito e Andrea Boscoli. Ferdinando I de 'Medici (1549 -1609) commissionò poi un gran numero di rappresentazioni teatrali ed eventi pubblici che si tennero tra il 30 aprile e il 31 maggio 1589. Le opere per queste varie feste di matrimonio furono documentate in modo univoco da circa diciotto volumi a stampa e serie di stampe commissionate dal granduca, alcune pubblicate anche tre anni dopo. Bellissime prove nel II stato su 2 con l'indirizzo di Filippo Suchielli, su carta vergellata con filigrana "lettere in cerchio singolo sormontate da lettera" visibile su entrambi i fogli. 1) Orazio Scarabelli, Il settimo arco d'ingresso per le nozze medicee, la facciata di Palazzo Vecchio. Sulla lastra in basso a destra l'indirizzo di Filippo Succhielli. Prima tavola della serie su disegno di Bernardo Buontalenti, Dosio e Raffaello Gualterotti. 2) Epifanio D'Alfiano, La contesa tra le Muse e le Pieridi. In lastra in basso a destra "D. Epif:° d'Alfiano. Mon:co Vallombrosano.f.1592." e al centro l'indirizzo di Filippo Succhielli. Il soggetto è tratto dal V Libro delle Metamorfosi di Ovidio e raffigura la Contesa tra Muse e Pieridi con quest'ultime, sconfitte, mutate in gazze e corrisponde al secondo intermezzo de La Pellegrina di Girolamo Bargagli, messa in scena a Firenze nel 1589 in occasione delle nozze granducali.



Grafica & Libri
mar 1 DICEMBRE - gio 3 DICEMBRE 2020
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