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ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO

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SPRANGER BARTHOLOMEUS (1546 - 1611)

Attribuito a. Ratto della Sabina.

 Tracce di firma lungo il margine sinistro.Provenienza: Collezione Privata. Il disegno è identificabile nel Ratto della Sabina per analogie iconografiche con la rappresentazione artistica che al tema ha dato il Giambologna (si veda il bronzo del 1579 ca., al Museo di Capodimonte di Napoli, e il marmo del 1583 conservato a Firenze, nella Loggia dei Lanzi). Inoltre è riferibile ad un'incisione di Jan Muller Harmensz (1571-1628) - che ha realizzato molte opere grafiche tratte da progetti di Spranger, databile al 1593 (Ermitage, San Pietroburgo) e realizzata su un modello scultoreo perduto, di cui esiste una copia a Washington (National Gallery of Art), di Adrien de Vries (1556-1626), a sua volta ispirato al Giambologna, artista presso il cui studio de Vries lavora, prima di essere anch'egli al servizio di Rodolfo II. L'ambiente artistico che si era formato a Firenze attorno alla corte di Francesco de Medici esercita, infatti, su Spranger un'azione decisiva e proprio sotto la guida del Giambologna, artista che sarà particolarmente amato a Praga da Rodolfo II, si accosta alle grandi creazioni di Michelangelo.Durante tutta la sua carriera Spranger è inoltre in relazione con gli scultori. Nel disegno, infatti, le figure sono potentemente modellate, con un'evidenza ad un vigore scultorei. Il modo di rendere la muscolatura si ispira anche all'ultimo periodo di Michelangelo e a Rosso Fiorentino.Il soggetto scelto permette inoltre al Maestro di dare prova della sua abilità nel ritrarre figure serpentinate che si allacciano e si intrecciano. Il disegno è inoltre confrontabile con il resto della produzione grafica e pittorica di Spranger: si vedano soprattutto Odisseo e Circe. Ercole, Deianira e Nesso (a Vienna, presso il Kunsthistorisches Museum).

ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
mar 15 DICEMBRE - mer 16 DICEMBRE 2020
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