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ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO

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OTTINO PASQUALE (1578 - 1630)

Attribuito a. San Giovanni e San Agostino discutono sul mistero della Trinità (dalle [..]

 Iscrizioni al retro, in basso a destra, marca impressa con inchiostro nero ''AF'' (Lugt, 3627) e scritta con inchiostro bruno ''Ottino''. In alto al centro, marca con inchiostro bruno: ''C'' (Lugt, 477). Al verso, in alto al centro e a destra, due sigle ad inchiostro non identificate. al centro scritta novecentesca a matita: ''Ecole vénetienne Ottini (Pascal) Vérone 1570-1630. Marque C (Lugt 477 non identifiée) en haut au mileu du dessin. Un ange discute avec St. Augustin sur le mystére de la Sainte Trinité. Dessin du XVIe italien''. Sotto scritta a matita sbiadita, non identificata. In basso a sinistra (identica a quella al recto): ''Ottino''. Provenienza: Collezione Albert Léon Victor Finot (1853-1941), come da marchio identificato da Lugt. Collezione André Finot (figlio di Albert. 1884-1980). Collezione privata.Bibliografia: Frits Lugt, Les marques de collections de dessins et d'estampes, edizione 1921 e nuova edizione online 2010, nn. L.477 e L.3627. Laurence Lhinares, Ce cher docteur Finot, in Les marques de collections I. Cinquièmes rencontres internationales du Salon du dessin, 24 et 25 mars 2010, sous la direction de Peter Fuhring, Paris 2010, pp. 135-143.Bibliografia di riferimento: A.M. Conforti Calcagni, Profilo di Pasquale Ottino, in ''Arte veneta'', n. 23, 1969 (1970), pp. 156-168. The illustrated Bartsch, vol. 38, ''Italian artists of the sixteenth century'', Edited by Sebastian Buffa, New York-Abaris Books 1983, incisione p. 49. Correggio e l'antico, Catalogo della mostra tenutasi a Roma nel 2008, a cura di A. Coliva, Milano 2008. Il disegno raffigura i santi Giovanni e Agostino che, seduti su una nuvola, discutono il mistero della Santa Trinità. Il modello di riferimento è rappresentato dal medesimo episodio illustrato da Correggio in uno dei pennacchi della cupola di San Giovanni Evangelista a Parma (1520). Ottino potrebbe avere tratto ispirazione direttamente dagli affreschi della cupola o dai numerosi disegni preparatori realizzati da Correggio (Correggio e l'antico, 2008, pp. 146, 150). Nel percorso dell'artista veronese lo studio della pittura emiliana è un elemento significativo e tale disegno rappresenta una rilevante aggiunta al catalogo di Ottino anche perchè attesta l'attenzione del pittore per l'arte di Correggio. I contorni netti delle forme, gli spigoli taglienti dei panneggi, ''quel modo di avvitare le figure e di fermarle come in posa'' (Conforti Calcagni, 1969, p. 158) e gli studiati contrasti tra zone in ombra e zone in luce sono consuete ''cifre'' stilistiche di Ottino. Inoltre il modo di disegnare è stilisticamente affine all'incisione di Ottino con la Deposizione (in the illustrated Bartsch, vol. 38, p. 49) e a sue opere antecedenti il 1620.Il disegno proviene da almeno due collezioni storicizzate: al recto reca infatti la marca ''C'', riscontrata in altri disegni di collezioni museali ma non ancora identificata (Lugt, 1921 e 2010, n. L.477), e quella ''AF'' che recentemente (Lugt, 2010, L.3627) è stata ricondotta ad Albert Léon Victor Finot (Troyes 1853-Neuvy-Santour 1941), un medico francese appassionato d'arte. Finot, oltre ad avere ricoperto rilevanti incarichi istituzionali e ottenuto titoli di merito (Cavaliere della Legione d'Onore, 1909), si è distinto come fine collezionista di manoscritti e lettere autografe e più di mille disegni di maestri antichi e moderni ''che costituiscono oggi una notevole galleria di capolavori di tutte le scuole'' (Lhinares, 2010, p. 137). Finot ha eseguito e fatto eseguire grandi ricerche sui suoi disegni e ha lasciato la collezione al suo unico figlio André, anch'egli medico a Parigi. Già poco prima della morte di quest'ultimo (1980), è iniziata la dispersione di alcuni disegni, la maggior parte dei quali sono stati successivamente venduti a Parigi (1982, 1987 e 2005). Alcuni fogli della collezione Finot hanno così potuto incrementare importanti raccolte museali (si citano le più rilevanti: Parigi, Musée du Louvre, Cambridge, Fogg Art Museum d'Harvard. Stoccolma, Nationalmuseum). Il montaggio del disegno è quello originario della Collezione Finot e le note apposte al verso sono probabilmente di mano dello stesso collezionista Albert Finot, come riscontrato in altri disegni di sua proprietà (Lugt, 2010. Lhinares, 2010).

ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
mar 15 DICEMBRE - mer 16 DICEMBRE 2020
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