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ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO

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NOMELLINI PLINIO (1886 - 1943)

Scena campestre, contadina con gerla.

 Firmato in basso a destra.Pupillo di Giovanni Fattori nel 1885, entrò in contatto a Firenze con Signorini, Lega, Martelli e Pellizza da Volpedo, elaborando le suggestioni della pittura macchiaiola rese con la tecnica del Divisionismo. Partecipe delle Promo­trici genovesi, fu presente all’Esposizione Nazionale di Torino del 1898. nel 1899 iniziò la partecipazione alla Biennale di Venezia e nel 1900 presenziò alla Secessione di Mo­naco. Nel 1902 si trasferì a Torre del Lago ove conobbe Giacomo Puccini, con il quale diede vita a un cenacolo di pittori, musicisti e lette­rati. in quello stesso anno iniziò la sua colla­borazione alla rivista “Riviera Ligure”, diretta dai fratelli Novaro, intorno alla quale gravi­tavano personalità quali Deledda, Pirandello, Pascoli, Capuana, Papini, Sbarbaro, Ungaret­ti e artisti come De Albertis e Kienert. In que­sto contesto, grazie all’amicizia con D’Annunzio e Pascoli, la frequentazione con De Albertis, Chini, Previati, allestì a Venezia la “Sala dell’Arte del Sogno”, nel 1907, ove si ac­centuò la svolta simbolista. A fianco a dipinti ispirati al paesaggio e alla natura, come l’opera presentata, realizzati con un cromatismo intenso ed una pennellata divisionista, Nomel­lini si dedicò intensamente a opere legate alle tematiche eroico-risorgimentali in gusto decadentista, quindi in età matura la sua pittura si rese più fluida, espressione di un vitalismo gioioso, im­mersa in una natura rigogliosa, intrisa di sincera retorica nazionalista ed interventi­sta alla vigilia dell’entrata in guerra.

ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
mar 15 DICEMBRE - mer 16 DICEMBRE 2020
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