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LIBRI, MANOSCRITTI E AUTOGRAFI

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(Geografia - Illustrati 500) MÜNSTER, Sébastian - François de BELLEFOREST. La [..]

 (Geografia - Illustrati 500) MÜNSTER, Sébastian - François de BELLEFOREST. La Cosmographie universelle de tout le monde. […]. Auteur en partie Munster, mais beaucoup plus augmentée, ornée et enrichie, par Francois de Belle-Forest […]. A Paris, chez Michel Sonnius, 1575.
3 volumi in folio (363 x 238 mm), di cui i primi due contenenti il tomo I dell’opera. Vol. 1: [] [40] pp.; 5-160 col.; 161-397 pp.; 2 pp.; 3-56 col.; 57-58 pp.; 59-305 col.; 306-384 pp.; 385-390 col. e 12 tavole fuori collazione (di cui 6 ripiegate). Vol. 2: 393-1838 col.; [86] pp. e 3 tavole fuori collazione. Vol. 3: [12] pp.; 2235 col.; [175] pp. e 3 tavole ripiegate fuori collazione. Collazionato completo a parte la tavola di Clermont-Ferrand (che costituisce un bifolio del quaderno “l” del primo volume), assente presumibilmente ab origine e aggiunta in seguito da altro esemplare, sciolta e di dimensioni più piccole. Testo su due colonne. Legatura seicentesca in vitellino marezzato, piatti riquadrati da doppio filetto dorato, dorso a 6 nervi con 7 scomparti, il secondo con tassello in marocchino rosso con titolo “COSMOGRA. VNIVERSEL”, il terzo con il numero dei tomi, gli altri con iniziali dorate “AEPT” (monogramma di Alexandre e Paul Petau), tagli spruzzati di rosso. Ex libris del Barone Horace de Landau a tutti i contropiatti (con numerazione 15810-15811). Legature con abrasioni e cerniere restaurate (quelle del primo volume tendono a sbucciarsi in alcuni punti), mappe di Londra, Parigi, Germania e Cairo con piccolo strappo restaurabile al centro della piegatura, pallida gora marginale a qualche fascicolo del primo volume; piccola macchia d’inchiostro a n3v e n4r e grande macchia traslucida a Oo2 nel secondo volume; strappo all’angolo inferiore di A6, il margine interno di un paio di carte incollato al margine interno della carta precedente, piccola macchia bruna marginale alla carta dell’Africa nel terzo volume, e altre trascurabili tracce del tempo, ma nel complesso copia molto ben conservata e genuina, stampata su carta bianca e forte.

SPLENDIDO ESEMPLARE INTERAMENTE RUBRICATO, CON NOTA MANOSCRITTA DALL’INQUISITORE PIEMONTESE BARTOLOMEO ROCCA DI PRALORMO IL 13 FEBBRAIO 1598, IN LEGATURA SEICENTESCA CON INIZIALI DI ALEXANDRE E PAUL PETAU, di questa importante edizione parigina della celebre Cosmografia di Sebastian Münster (1488-1552) ampliata da François de Belleforest (1530-1583), scrittore e traduttore francese, su richiesta degli stampatori Nicholas Chesneau e Michel Sonnius.

Pubblicata per la prima volta a Basilea nel 1544, la Cosmografia ebbe un immediato e straordinario successo e fu oggetto di numerose traduzioni ed edizioni (oltre 20 in 100 anni). La prima francese uscì nel 1552, ma poiché Münster si era concentrato sul suo Paese, la Germania, l’editoria francese sentì l’esigenza di ampliare l’opera con parti sulla Francia. Lo spiega bene il dedicatario di questa edizione, Carlo IX di Francia (1550-1574), nel privilegio accordato a Chesneau e Sonnius il 22 maggio 1572, ove scrive che, avendo i due editori fattogli notare che Münster parlava solo della Germania, e che l’edizione lionese curata da Du Pinet nel 1564 era assai imperfetta e manchevole, con piacere accordava loro il permesso di ristampare la Cosmografia in francese e latino, grandemente arricchita da François de Belleforest con informazioni relative alla regioni, popoli, nazioni, leggi, religioni, costumi, ecc., di Francia, Italia e Spagna, e con, in particolare, la descrizione e pianta di molte città francesi, accompagnata da un elenco delle caratteristiche più notevoli di città non solo in Francia, ma anche in Italia, Spagna, Inghilterra, Fiandre, ecc.

Senza alcun dubbio, i due stampatori furono all’altezza dell’impresa: l’opera si compone di due tomi in tre parti, ciascuna con proprio titolo, illustrati da 156 mappe o vedute di città del mondo conosciuto allora, e da altre numerose vignette xilografiche nel testo (ritratti, emblemi, blasoni, costumi, attività varie, piante, animali, scene bibliche, mostri (col. 1814 vol. 2), ecc. Il primo volume, dopo un libro introduttivo a carattere biblico-scientifico, e uno successivo dedicato alla Gran Bretagna e decorato da un’affascinante mappa ripiegata di Londra, è interamente dedicato alla Francia, e contiene tra l’altro anche una grande e dettagliata mappa di Parigi e un mappamondo con le tutte le terre note all’epoca. Il secondo volume analizza Italia, Germania, Svizzera, Austria, ecc., e include una bellissima mappa di Milano, e notevoli mappe e vedute di altre città italiane (Roma, Venezia, Genova, Firenze, ecc.). Il terzo ponderoso volume contempla la Grecia e le sue isole, Macedonia, Albania, Negroponte, Morea, Asia, Turchia, Cipro, Cappadocia, Africa, Armenia, Siria, Palestina, Arabia, Mesopotamia, Persia, India, Cina, Americhe (Cuzco, Brasile, Yucatan, Messico, Canda, Florida, Guadalupe, Haiti, Caraibi, Mari del Nord, ecc.) Sono di grande interesse le tavole che illustrano le città di Cuzco e Temistitan [Tenochtitlán, i.e. Città del Messico], che all’epoca erano state scoperte da pochi decenni.

Sono presenti nel primo volume 62 mappe o vedute, nel secondo 64, nel terzo 30, per un totale di 156 mappe o vedute tutte rare perché l’edizione non venne né ristampata, né tradotta.

Provenienza: il frontespizio reca in calce una nota manoscritta il 13 febbraio 1598 da Bartolomeo Rocca di Pralormo (c. 1535-1605), spietato Inquisitore Generale di Torino, Fossano e Nizza, più volte redarguito dalla Sede Pontificia per i suoi interrogatori poco ortodossi. La nota sembrerebbe confermare il ruolo dell’Inquisitore nel controllare la circolazione libraria: “Si concede licenza al Signor Giovanni Battista Crippa dottore … questo libro … senza ricorsi provinciali …”. V’è accanto un’altra breve nota di altra mano, datata 1601.
Gli scomparti di tutti i dorsi recano le cifre “AEPT”, monogramma di Alexandre Petau (1610-1672), magistrato e consigliere del Parlamento di Parigi, bibliofilo, figlio ed erede del magistrato collezionista Paul Petau (1568-1614). I Petau acquisirono soprattutto manoscritti, chiamati “Petaviani” e già venduti dallo stesso Alexandre alla regina Cristina di Svezia nel 1650. Dopa la sua morte, quanto restava della magnifica collezione Petau fu disperso dagli eredi in varie vendite. Ringrazio la dottoressa Sara Trevisan per avere identificato il monogramma.
Tutti e tre i contropiatti recano l’ex-libris del Barone Horace de Landau (1824-1903), banchiere e bibliofilo francese di origine ucraina. “Collezionista e bibliofilo appassionato, raccolse nella sua residenza fiorentina una vasta collezione di manoscritti, incunaboli e vecchie edizioni di cui un catalogo parziale fu pubblicato dal bibliotecario A. Roediger negli anni 1885-90.” (Wikipedia)

EXTRAORDINARY COPY, ENTIRELY RUBRICATED, WITH A MANUSCRIPT NOTE DATED 13 FEBRUARY 1598 BY THE PIEDMONT INQUISITOR BARTOLOMEO ROCCA DI PRALORMO, AND IN A 17TH CENTURY BINDING WITH THE INITIALS OF PAUL AND ALEXANDRE PETAU, of this important Parisian edition of the famous Cosmography by Sebastian Münster (1488-1552), enlarged by François de Belleforest (1530-1583) at the request of printers Nicholas Chesneau and Michel Sonnius. Collated complete apart from the plate of Clermont-Ferrand supplied from another copy. Detailed description and additional imaged upon request.

(3 volumi)
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gio 15 APRILE 2021
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