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ASTA 326 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO

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ARTISTA NAPOLETANO DEL XVIII SECOLO

Scena mitologica.

 L'opera è accompagnata dalla scheda a cura di Giorgio Fossaluzza, Venezia, febbraio 2005. La tipologia di questo dipinto su tavola di carattere squisitamente rocaille è del tutto particolare, e come tale rende palese trattarsi di pannello decorativo applicato verosimilmente ad una portantina da parata in uso, data la rilevante qualità esecutiva, a una famiglia di alto rango. Il dipinto, in ottimo stato di conservazione, è eseguito ad olio su di una tavola piuttosto sottile, di recente dotata di parchettatura dalla linea sagomata e profilo mistilineo che presenta una bordatura a foglia d'oro che simula un'incorniciatura su cui il finto intaglio di carattere fitomorfo è abilmente reso con lacca rossa in trasparenza. Tale cornice doveva completarsi specularmente con quella reale, atta a contenere il pannello, che doveva essere in legno intagliato e dorato. Il risultato stilistico è, come osservato, di rilevante qualità, sia dal punto di vista dell'invenzione compositiva, molto briosa, sia dal punto di vista dell'esecutività. Il disegno è infatti accurato nella resa delle figure sempre colte in pose complesse. Il colore che vede prevalere le gamme chiare rende il modellato come di smalto.Il grado qualitativo del dipinto richiama la pratica invalsa ad eseguire decorazioni per portantine e carrozze da parte delle maggiori personalità della pittura napoletana del Settecento, contesto al quale si ritene di dover collocare il dipinto qui illustrato. Tali decorazioni interessano ad esempio l'attività di Francesco Solimena, di Giacinto Diano e Francesco de Mura, di Filippo Falciatore e Fedele Fischetti, inoltre quella di Antonio Dominaci tra i ''minori''. Oltre ai pittori, in qualità di ''guarnamentari di carrozze, sono coinvolti molti artigiani, come ricamatori, intagliatori, indoratori, ottonari, coiari (cfr. Civiltà del '700 a Napoli, catalogo della mostra, Firenze 1980, vol. 2, p. 199. E. Castello, La carrozza napoletana del XVIII secolo, in Scritti di storia dell'arte in onore di Raffaello Causa, Napoli 1988, pp. 351-355. A. Castello, Cenni sull'evoluzione del gusto nelle arti decorative nei primi decenni del Settecento, in Settecento napoletano. Sulle ali dell'aquila imperiale 1707-1739, Electa Napoli, 1994, pp. 365-368).Un esempio noto è dato dalla portantina con decorazione pittorica del 1750-1777 che si conserva presso il Museo Civico d'Arte antica di Torino.Dipinti provenienti da tali apparati decorativi o da mobili si trovano ad esempio nel catalogo di Filippo Falciatore (Praga, Galleria Nazionale. Napoli, Collezione privata. Roma, Collezione privata. Napoli, Museo Duca di Martina, cfr. Spinosa, 1994, pp. 134-141).L'esito stilistico del dipinto in oggetto si inquadra nella stagione della pittura napoletana che dipende dalla svolta di indirizzo classicistico dell'ultimo Solimena e di Paolo De Matteis, entrambi maestri di ampio riconoscimento internazionale. Il riferimento è pertanto anche all'accento arcadico e ad un tempo rococò della pittura di De Mura.La collocazione proposta per il dipinto qui presentato nel terzo quarto del Settecento deriva dalla prossimità stilistica con i modi pittoricamente sciolti e di valore atmosferico di Francesco Celebrano e di Fedele Fischetti. Si veda in proposito di Fischetti il Mercurio e la Vittoria in Collezioni Pisani a Napoli.

ASTA 326 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
mar 15 GIUGNO - mer 16 GIUGNO 2021
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