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URNETTA CINERARIA

 URNETTA CINERARIA
ETRURIA, CHIUSI, III SECOLO a.C.

Urna in terracotta in argilla composta di una cassa di forma parallelepipeda e di un coperchio con figura realizzata a stecca. La cassa presenta sul fronte una scena di combattimento con due opliti riccamente armati nell’atto di uccidersi vicendevolmente. il guerriero a sinistra, eteocle, sembra uscire vittorioso dal combattimento, ed affondare con la destra la propria spada nella gola dell’eroe a sinistra, Polinice, afferrando con la sinistra il bordo dello scudo con cui l’altro si copre. Polinice, in ginocchio e senza la protezione dell’elmo, rotolato a terra fra le gambe del fratello, riesce ugualmente ad affondare la propria spada sotto la corazza di eteocle. Ai lati della scena sono due demoni femminili alati, due Vanth. Queste indossano un corto chitone con le bretelle incrociate sul petto, lasciato nudo, portano stivali e reggono delle fiaccole ad indicare il fato dei combattenti. i lati della cassa sono rimarcati da due lesene con capitelli tuscanici. Lungo la modanatura superiore della cassa corre un’iscrizione con il nome del defunto. 44 x 21 x 27 cm. Il coperchio, le cui dimensioni sono probabilmente troppo ridotte per essere riferibili all’urna, presenta una figura femminile sdraiata, con testa appoggiata sul cuscino e corpo avvolto in un ampio mantello. 38 x 20 x 14,5 cm.
Quest’urna, che si contraddistingue per la particolare conservazione della ricca policromia e per la profondità del rilievo rimasto, è decorata con un soggetto particolarmente amato nella produzione di urne etrusche a partire dall’età tardo classica, quello con il fratricidio di Eteocle e Polince, atto finale della saga tebana (Su questi temi di recente, F. De Angelis, Miti greci in tombe etrusche. Le urne cinerarie di Chiusi, Monumenti Antichi dell’Accademia dei Lincei 73, serie monografica 8, Roma 2016, pp. 65-78. Fra i numerosi confronti, conservati per lo più in collezioni museali, possiamo ricordare a titolo meramente esemplificativo, un’urna al Museo Archeologico nazionale di Firenze (Arachne n. 1066493), due urne al Museo Archeologico di Parma (inv. t428 e t. 432 - M. Cavalieri, Le urne cinerarie etrusche deI Museo Archeologico Nazionale di Parma, in Archivio Storico per le Province Parmensi 52, 2000, pp. 343-362).

Provenienza
Pandolfini, 21 giugno 2017, lotto 166


Archeologia
mer 9 FEBBRAIO 2022
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