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Cennino di Drea Cennini

 Cennino di Drea Cennini
(Colle Val d’Elsa; seconda metà del sec. XIV – prima metà del sec. XV)
MADONNA COL BAMBINO IN TRONO, CON SAN GIOVANNI BATTISTA E SAN FRANCESCO
tempera e oro su tavola, cm 68,5x40

MADONNA WITH CHILD WITH SAINT JOHN THE BAPTIST AND SAINT FRANCIS
tempera and gold on panel, cm 68,5x40

Provenienza
Roma, mercato antiquario, 1947; collezione privata italiana, 1994; Venezia, Semenzato, 9 novembre 2003, n. 155 A; Londra, collezione privata

Esposizioni
Theotòkos/Madonna. A cura di Stefano Casu e altri. Nicosia, 1-31 luglio 2005, n. 27

Bibliografia
S. Casu, in Theotòkos/Madonna. Catalogo della mostra, Nicosia 2005, p. 102, n. 27

Referenze fotografiche
Fototeca Federico Zeri, scheda 1982

La storia critica del dipinto è stata ricostruita da Stefano Casu in occasione della mostra tenuta a Nicosia nel 2005 in cui si confrontava l’iconografia bizantina della Vergine con quella sviluppata in Italia fra Due e Trecento, oggetto del saggio dello studioso (The iconography of the Virgin in Italian painting of the 13th and 14th centuries. Observations on its relations to Byzantine art. In Madonna, cit., 2005, pp. 86-92).
Già sul mercato dell’arte come opera del Maestro della Cappella Manassei, ignoto artista nella cerchia di Agnolo Gaddi, secondo l’opinione di Federico Zeri (comunicazione scritta, 1994) e in asta a Venezia sotto il nome del cosiddetto Maestro del 1399, oggi generalmente identificato con Giovanni di Tano Fei, proposto da Andrea De Marchi, il dipinto è stato poi riferito oralmente a Cennino da Miklòs Boskovits, che fin dai primi anni Settanta del Novecento si era dedicato alla riscoperta dell’autore del Libro dell’Arte come pittore (Cennino Cennini pittore nonconformista, in “Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz” 17, 1973, 1, pp. 201-222; Id. in Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento 1370 – 1400, Firenze 1975.
Spetta appunto a Boskovits, sulla base dei pochissimi dati deducibili da documenti d’archivio e dal Libro stesso, l’aver restituito la fisionomia di un pittore tardo-gotico, allievo e collaboratore di Agnolo Gaddi, attivo a Colle Val d’Elsa e nell’area circostante, autore degli affreschi con storie di Santo Stefano nella chiesa di San Lucchese a Poggibonsi (da cui il nome di “Maestro di San Lucchese” che un tempo lo individuava) a partire dai quali gli sono stati restituiti vari dipinti su tavola, tra cui un polittico in collaborazione col Gaddi stesso.
Sebbene motivi della tavola qui offerta, quali il drappo sorretto da angeli a incorniciare la Vergine, e il volume neo-giottesco del Bambino siano presenti anche nel corpus di Giovanni di Tano Fei, i confronti più convincenti possono stabilirsi con la Madonna in trono con santi e angeli restituita a Cennino da Boskovits e indipendentemente da A.G. De Marchi, in asta da Pandolfini il 14 novembre 2017.
Altri confronti suggeriti da Stefano Casu rimandano alla Madonna con Bambino già presso Baroni a Firenze e alla tavola in collezione Hyland a Greenwich, Connecticut (Boskovits 1973, figg. 16 e 19, rispettivamente).





Dipinti antichi
mar 23 MAGGIO 2023
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