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Arte moderna e contemporanea

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SCHNEIDER GERARD

GÉRARD SCHNEIDER

 GÉRARD SCHNEIDER
(Sainte-Croix, Svizzera 1896 - Parigi 1986)
Peinture 32/E
1960
olio su tela
cm 81,5x100
firmato e datato "Schneider/9-60" in basso a destra
al retro titolato e datato
al retro cartiglio Galleria Lorenzelli, Bergamo

L'opera è accompagnata da certificato di autenticità degli Archives Gérard Schneider e firmata da Laurence Schneider.
L'opera è registrata presso gli Archives Gérard Schneider col n. GS-T-60-075.

Provenienza
Galleria Lorenzelli, Bergamo
Collezione privata

Esposizioni
Gérard Schneider, Galleria Lorenzelli, Milano, febbraio 1961

Bibliografia
Schneider (catalogo della mostra), Galleria Lorenzelli, Milano, n. 22 (ill.)




Gérard Schneider nel 1916, all’età di vent’anni, si trasferisce a Parigi per studiare prima all'École Nationale des Arts Décoratifs e successivamente all'École Nationale des Beaux-Arts de Paris nello studio del pittore Fernand Cormon, noto anche per essere stato l’insegnante di van Gogh e Toulouse-Lautrec. È a Parigi che, ispirato dai circoli musicali dove associa il suo pensiero e la sua arte al ritmo della musica, compie i suoi primi passi verso l’astrazione, percorso che lo porterà a essere uno dei fondatori, insieme a Pierre Soulanges e Hans Hartung, del movimento Lyrical Abstraction. Il movimento che nasce contemporaneamente all'espressionismo astratto negli Stati Uniti e che vede partecipi artisti come: Paul Jenkins, Norman Bluhm, Sam Francis e Ellsworth Kelly. L’ astrattismo lirico nasce in contro tendenza al cubismo, al surrealismo e all’astrazione geometrica, gli artisti che vi parteciparono portarono l'arte in una dimensione altra, credendo fermamente che la pittura dovesse rappresentare più un pensiero che un’immagine.

Nel 1920 la sua prima mostra personale alla Galleria Léopold Robert, nel 1922 si trasferisce definitivamente a Parigi e conosce Pablo Picasso. Sul finire degli anni '40 partecipò a numerose esposizioni sia in Europa che negli Stati Uniti, firmò un contratto di esclusiva con Samuel Koontz della Kootz Gallery di New York, e alcune delle sue opere furono acquistate da istituzionali come il MoMA e la Phillips Collection. Nel 1946 è presente alla mostra collettiva alla Galleria Denise René a Parigi per la prima mostra d’arte astratta del dopoguerra Nel 1950 Schneider espose alla Louis Carré Gallery e nel 1953 tenne la storica retrospettiva al Musée d'Art Moderne di Bruxelles. A partire dagli anni ’50 il suo linguaggio plastico si fa più spontaneo e il gesto diventa libero senza via di ritorno. Negli anni '60, nel lavoro di Schneider si fa strada una qualità espressionista vivida, fatta di fluide pennellate dal rimando calligrafico e dalle cromature incisive, pennellate che diventano musica, poesia, furia, passione per gli occhi e l’anima dello spettatore.

L’opera realizzata nel 1960 viene esposta l’anno successivo alla galleria Lorenzelli di Bergamo, l'incontro con il gallerista avviene nel 1960 nello studio Armand-Moisant, da quel momento Schneider lavora con la galleria assiduamente.





© GERARD SCHNEIDER, by SIAE 2023



Arte moderna e contemporanea
mer 21 GIUGNO 2023
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