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Asta 445 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - SELECTED Online

NUVOLO (1926 - 2008) : SENZA TITOLO, 1965  - Asta Asta 445 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - SELECTED Online - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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NUVOLO (1926 - 2008)

SENZA TITOLO, 1965

 firma e datasul retro: etichetta con firma dell'artista e dedica ad personam datata al 1972PROVENIENZAStudio dell'artistaCollezione privata, RomaNuvolo realizza le serotipie per tutta la vita, praticamente dal 1951 al 2006. Potrebbe essere definito il suo ciclo pittorico ininterrotto, quello con il quale nasce e quello con il quale saluta il mondo. In fondo, sotto lÕalveo magistrale di Burri, sono una sua assoluta invenzione. Come le defin“ Emilio Villa, poeta, scrittore, figura fondamentale del secondo novecento e colui che le port˜ alla ribalta dallÕarte nazionale dopo averle viste per la prima volta durante una delle sue ripetute visite nello studio di Burri a via Margutta: ĶPer serotipia si intende la pittura con i mezzi della serigrafia o silkscreen, ma condotta nei limiti dellÕesemplare unico ed irripetibileĶ. Nuvolo anche per questo si pu˜ considerare un anticipatore: anticipa lÕinformale, anticipa la pop art, ne introietta e ne demistifica il linguaggio. Insomma va subito oltre. E questo suo intuito artistico, poetico, profondamente scientifico e matematico non poteva non colpire Alberto Burri, Corrado Cagli, Ettore Colla che lo prenderanno infatti nel corso del cammino come assistente e compagno per un certo periodo di strada. Ma non sono i soli. Basti citare Amerigo Tot, scultore ungherese, che coinvolgerˆ Nuvolo per il grande fregio della Stazione Termini, vincendo il concorso alla faccia dei tanti altri artisti che vi parteciperanno. Potremmo dire che una parte della storia dellÕarte del secondo novecento  disseminata dalla presenza di Nuvolo, che come una nuvola appunto attraversa i cieli, senza lasciare firma, ma puntellando la volta stellata di ghirigori, di segni, di strane comete. Semmai apponendo firme nei suoi scritti giovanili tra le pagine fondamentali di Arti Visive della Fondazione Origine che gli apre le porte di gallerie fondamentali come la Numero Uno di Firenze di Fiamma Vigo.La serotipia, quella che vi presentiamo in asta, rarissima, preziosissima, proviene dalla sua collezione personale, come da cartiglio apposto sul retro, vissuta come regalo ad antichi amici nel 1972, e ne  presente firmata a penna la dedica ed autografata, risale al 1965, e fa parte del cuore della sua ricerca industriale, ma unica e irripetibile. Quasi una visione infernale, quasi un sogno: se ne intravedono i segni al limite del surreale. Con acrilico, colore alla nitrocellulosa, olio, smalto e tempera. Un impasto quasi da action painting, e comunque non distante dal dripping di Pollock, che viene poi dallÕartista di Cittˆ di Castello, luogo magico e spettacolare dove apprende le tecniche di stampa pi raffinate ed antiche, deposto, quasi adagiato su carta, carta di riso cinese, cartoncino, celotex e truciolato. E poi successivamente magistralmente intelato, come potrete constatare. Se avrete voglia di fare un giro nellÕarchivio Nuvolo, nella sezione portofolio, ne vedrete alcuni altrettanto belli, potenti, riflettenti. Giˆ, perchŽ la serigrafia di Nuvolo che viene prima, lo ribadiamo della Pop art, ci spiega che  lo stesso modulo tecnico a determinarne le prerogative tecniche, cromatiche, formali, laddove il telaio di seta non timbra, ma serve solo da forma al colore. Questa matrice serigrafica allora, schermo a stampino, diventa per Nuvolo tra i luoghi prediletti dove versare il colore, dove depositarlo secondo le infinite possibilitˆ della sua fantasia. E il pezzo che vi presentiamo lo dimostra in maniera esemplare. Queste stampe a colori a base di resine acriliche ed epossidiche creano, citiamo un pensiero razionale di Nuvolo, uno speciale spessore, che diventato polimero si trasformerˆ quasi in lastra di materiale plastico. Ed  lÕimpressione che se ne ricava guardando lÕopera che vi presentiamo. Usando il setaccio lÕartista poi sceglie i colori. E gioca attorno alle loro infinite sfumature. quel sogno realizzato delle 150 gradazioni di grigio che si sovrappongono in un altro celebre lavoro. Non  pittura, non  incisione. EÕNuvolo. Che sogna di tappezzarne cos“ unÕintera autostrada. Tanto da incantare persino Peggy Guggenheim che ne compr˜ nel 1958 molte opere e poi le espose fieramente per poi donarle A Boston al Museo di Fine Arts.Se pensiamo poi che la dedica di questÕopera, vergata sul retro, a firma di Nuvolo, risale al 1972, proprio lÕanno a cui riferiscono gli ultimi scritti di Villa su Nuvolo. Come a segnare lÕinizio o la fine di un ciclo e di un nuovo cammino.Nuvolo che lavora di stratificazione per aggirare la psiche e lÕinconscio, a favore della luce artificiale e della stratificazione del colore, citando Germano Celant che ne scrive per il catalogo della Mostra : Nuvolo and Post War Materiality 1950-1965 presso Di Donna Galleries, New York, 2017-2018 e che vi invitiamo ad osservare bene nella Serotipia del 1965 che presentiamo. Jonathan Giustini

Asta 445 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - SELECTED Online
mer 20 MARZO 2024
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