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Arte Moderna e Contemporanea

GENTILINI FRANCO : FRANCO GENTILINI  - Asta Arte Moderna e Contemporanea - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
45

GENTILINI FRANCO

FRANCO GENTILINI

 FRANCO GENTILINI
(Faenza 1909 - Roma 1981)
Collage
collage su carta cm 30x45,5
firmato in basso al centro Gentilini
eseguito nel 1965

Collage
collage on paper, cm 30x45,5
signed in the lower center Gentilini
executed in 1965

Bibliografia
Appella, 2000

Collage, costituisce significativamente un esempio di maestria all'interno della produzione
di Franco Gentilini, poiché coniuga diligentemente, come in questo caso, l'uso specifico di
questa tecnica alla scelta del soggetto rappresentante. L'uso del papier collé, già
sperimentato fin dal 1957 è indice di un importante referente nella formazione artistica di
Gentilini, il quale mutua dal Cubismo la relazione che innesca tra oggetto e spazio,
rincorrendovi , come in questo caso, per costruire una nuova chimera fantastica.
In funzione di ciò il ricorso al ritaglio di vecchi giornali con le immagini di pezzi di
ingranaggi o il frammento di un brano, assecondano nell'artista la necessità di creare
una nuova serie di contenuti. Il piano del quadro è scandito in semplici sequenze
sintagmatiche il cui ripetersi sulla superficie piatta del fondale permette all'artista di
creare una sequenzialità nel ritmo della composizione. Questo procedimento arcaico di
costruire lo spazio scandendo geometricamente la superficie piatta del fondale permette
all'artista di creare una consequenzialità nel ritmo della composizione. In Collage, ancora
una volta Gentilini dà vita a un sofisticato linguaggio simbolico, si esprime per similitudini
e per accostamenti di oggetti con i quali descrive la storia del progresso umano. Su di
tutti domina, sul lato destro della rappresentazione, una sorta di fantomatico umanoide.
Una sorta di ziggurat sacrificale occupa invece l'angolo all'estremità sinistra della
figurazione. Mito e devozione diventano parte integrante della civiltà della macchina, così
l'artista sembra alludere all'essenza dell'Uomo. Egli immagina che dentro quella civiltà
l'evoluzione possa avere il suo seguito. L'inclinazione alla narrazione, che è sempre
stata caratteristica principale della sua arte, in questo contesto sembra improvvisamente
venir meno: l'artista sembra più interessato questa volta a dialogare con il mondo
mediante un linguaggio criptico ed enigmatico e al tempo stesso si fa strada il tema
dell'incomunicabilità. La luce obliqua sfalsa lievemente le forme e una debole ombra
appena accennata ne certifica il valore plastico. Si giustifica in questo senso la presenza
nelle sue opere di una umanità spesso derelitta, fissata e isolata nel chiarore dello sfondo,
come nei quadri metafisici di de Chirico, in cui ogni cosa esiste in una realtà impossibile.
Tale scelta va messa altresì in rapporto alla tradizione figurativa del Surrealismo al quale
Gentilini ricorre per attuare le sue fantomatiche creazioni. L'incongruità o l'assurdità che
lega ogni singola parte della rappresentazione consente a Gentilini di ritrarre ironicamente
la realtà a guisa di un insolubile rebus. L'artista europeo per formazione più vicino a
Gentilini non casualmente sarà proprio Chagall e come per l'artista russo la pittura è
favola, così per Gentilini l'assenza di una norma lascia spazio a una visione sognante,
caratterizzata dall'incongruenza degli accostamenti e libera dai vincoli del rigore
prospettico. (LP)



Arte Moderna e Contemporanea
lun 3 DICEMBRE 2018
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