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Arte Moderna e Contemporanea

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STRADONE GIOVANNI

GIOVANNI STRADONE

 GIOVANNI STRADONE
(Nola (NA) 1911 - Roma 1981)
Gazometro sul Tevere
olio su tela, cm 79x58
eseguito nel 1962

Gazometer on the Tiber
oil on canvas, cm 79x58
exectued in 1962


Nel 1910 la Società Anglo Romana per l'illuminazione inaugura lungo via Ostensie
l'Officina San Paolo comprendente impianti elettrici del gas.
Il gasometro, alto circa 100 metri, entra dal 1936 a far parte del profilo urbanistico della
città, insieme agli altri due impianti più piccoli, rimanendo in funzione fino ai primi anni
sessanta. La struttura in ferro a maglia reticolare, oggi una delle emergenze più
caratteristiche di archeologia industriale, si trasforma ben presto in una fonte di
ispirazione per molti artisti, in particolare tra gli anni cinauqnta e sessanta.
Giovanni Stradone dedica a questo soggetto numerosi dipinti, opere i cui protagonisti
sono relitti umani e costruzioni in disfacimento. Considerato uno dei suoi più essenziali
notturni, con pochi colori in timbri ghiacci egli ci ha reso l'avventura spettrale della
fabbrica che lavora nella notte, e fuori dall'occhio dell'uomo, compare con il suo rigore
in una sorda battaglia che è la stessa che si dibatte nel cuore dell'uomo fra la pace
contemplativa e la ribellione faustiana dell'azione. Una pittura lieve eppure incisa,
fantastica eppure estremamente reale: il visionario di Stradone, passando dai monumenti
antichi alle fucine moderne, non ha perso la sua potenza trasfiguratrice.
L'artista si presenta come, erede della Scuola Romana, mutando da Scipione anche il
tema del notturno, conferenedogli tinte più malincoliche e quasi romantiche. E' evidente
un'accezione visionaria e lirica dell'espressionismo. Stradone crea figurine filiformi ed
esili, quasi consunte, ambientate in architetture allungate e sottolineate da pennellate
leggere e filamentose.



Arte Moderna e Contemporanea
lun 3 DICEMBRE 2018
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