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Importante tavolo con sostegni a foggia di arieti alati scolpiti in marmo bianco [..]

 piano cm 230x85x94, base 76x22x90.
L'importante manufatto di chiara ispirazione archeologica appartiene a quella produzione di arredi, oggetti e sculture in marmi colorati e brecce spesso antichi che caratterizzò il gusto romano tra gli ultimi decenni del XVIII e la prima metà del XIX secolo.
Molti furono gli architetti e scultori, lapicidi e fonditori che progettarono e realizzarono opere che richiamassero la classicità come Bartolomeo Cavaceppi (Roma 1717-1799), Luigi Valadier (Roma 1726-1785) ed il figlio architetto Giuseppe Valadier (Roma 1762-1839), Francesco Righetti (Roma 1749-1819) e il figlio Luigi (Roma 1780-1852), Benedetto Boschetti (Roma 1780-1852) solo per citarne alcuni e tra questi operò anche il carrarese Francesco Antonio Franzoni scultore e restauratore e fonditore di marmi e di antichità che molto lavorò e produsse prima sotto Papa Clemente XIV e in seguito con Pio VI, suo maggiore protettore, che a lungo lo impiegò nell'ampliamento delle collezioni vaticane e delle sale che le contenevano come le gallerie delle statue di Candelabri sale della Biga e delle Muse.
Ma l'opera del Franzoni toccò le vette più alte nella sala degli animali, curioso serraglio di figure zocomorfe per cui eseguì opere straordinarie la testa di capra con la mano di putto, la cicogna con il serpente, l'anatra dentro la conchiglia o i due tavoli in marmo con lo stemma di Papa Braschi, ed è proprio a queste due opere (Fig. 2) facciamo riferimento per l'attribuzione di quello da noi proposto al Franzoni. Evidenti le analogie quasi palmari nell'esecuzione dei sostegni a foggia di ... teste di Ariete alate dalli lati con due festoni di foglie di Lauro che incominciano da sopra le Ale ... addietro le quali nascono due tronchi con foglie ... e dei plinti che le sorreggono ... l'intaglio del toro nella base intagliato con rose diverse doppie, e foglie framezzo ... come cita un documento d'archivio del Febbraio 1791 conservato presso la Computisteria e riferito al tavolo Braschi. Anche la qualità esecutiva elevata rimanda alla paternità del Franzoni e rende questo manufatto una eccezionale testimonianza del gusto per il classico nella Roma di fine Settecento.

Fine Art Selection
gio 13 DICEMBRE 2018
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