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Sculture e oggetti d'arte dal Medioevo al XIX secolo

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Scuola di Giovanni Battista Foggini, Firenze, fine secolo XVII

 Scuola di Giovanni Battista Foggini, Firenze, fine secolo XVII
BUSTO DI FERDINANDO II DE’ MEDICI
in marmo bianco, su base in marmo bardiglio, recante cartiglio con scritto Ferdinan. II dux Etruriae; sul retro reca l’incisione AEP, cm 80x67x36 (base cm 19x31x26,5)

School of Giovanni Battista Foggini, Florence, late 17th century, bust of Ferdinando II de' Medici, marble, 80x67x36 cm (base 19x31x26,5 cm)

A proposito di questa opera Sandro Bellesi scrive: La statua, definita con buona sintassi formale ed esecutiva, presenta, fino all’altezza del busto, il ritratto di Ferdinando II de’ Medici, quinto granduca di Toscana, figlio primogenito di Cosimo II e di Maria Maddalena d’Austria [...] Uomo di cultura dai molteplici interessi, Ferdinando II, che morì nella città natale nel 1670, allevò in modo particolare l’amore per la scienza e per la medicina, come testimoniano, oltre agli apprezzamenti dimostrati per le dottrine di Galileo Galilei, gli interessi per gli studi condotti da Vincenzo Viviani, Evangelista Torricelli, Francesco Redi e, in modo particolare, da Niccolò Stenone, nominato appositamente per volontà granducale medico anatomista nello Spedale di Santa Maria Nuova [...] L’opera, nata sicuramente come ritratto di rappresentanza, risulta una copia di buon livello qualitativo, finora inedita, di una celebre statua proveniente dalle raccolte medicee e oggi nelle collezioni della National Gallery a Washington, dove risulta conservata insieme a un marmo raffigurante la consorte Vittoria della Rovere [...] L’originale oggi negli Stati Uniti, parte integrante di una serie dedicata ad alcuni degli ultimi rappresentanti di Casa Medici, costituisce, alla luce attuale degli studi, uno dei capolavori dell’attività ritrattistica di Giovan Battista Foggini, figura chiave nell’evoluzione della scultura fiorentina in senso barocco [...] il Foggini - continua il Bellesi - morto a Firenze nel 1725, fu il punto di riferimento essenziale per i giovani scultori toscani attivi in quel tempo, in gran parte usciti dal suo atelier, tra i quali appare sufficiente menzionare i nomi di Giuseppe Piamontini, Lorenzo Merlini, Giovanni Baratta e Agostino Cornacchini. Interessante ai fini dell’esame critico del busto appare la scritta A.E.P., incisa nella parte tergale, al momento non facilmente interpretabile. L’iscrizione potrebbe alludere, in via del tutto ipotetica, ad Altezza Elettorale Palatina e riferirsi in questo caso, come proprietaria, all’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa de’ Medici, ultima rappresentante della gloriosa famiglia granducale toscana, rientrata in patria dalla corte di Dusseldorf nel 1717 in seguito alla morte del consorte Johann Wilhelm von der Pfalz Neuburg.


Sculture e oggetti d'arte dal Medioevo al XIX secolo
gio 16 GIUGNO 2022
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