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Guillaume Courtois detto Guglielmo Cortese

 Guillaume Courtois detto Guglielmo Cortese
(Saint Hippolyte, 1628 – Roma, 1679)
VENERE TRATTIENE MARTE DALL’UCCIDERE ADONE
olio su tela, cm 69x77

VENUS, MARS AND ADONIS
oil on canvas, cm 69x77

Provenienza
New York, Sotheby’s, 7 Aprile 1989, n. 89
collezione privata

Già attribuito alla cerchia di Ludovico Gimignani all’epoca della sua prima comparsa sul mercato dell’arte, questo inedito dipinto deve essere invece restituito alla produzione giovanile di Guglielmo Cortese, nel sesto decennio del Seicento.
Immediati sono infatti i riscontri con la coppia di scene dell’Eneide (Venere dona le armi a Enea e Enea e Didone nella tempesta) già in collezione Lemme, restituiti da Erich Schleier all’artista borgognone e commentati esaustivamente da Simonetta Prosperi Valenti Rodinò (Il Seicento e Settecento Romano nella Collezione Lemme. Catalogo della mostra, Roma 1998, pp. 13-31, nn. 45-46, ill.).
Quasi sovrapponibili, in particolare, gli sfondi paesistici di stretta marca dughettiana, tanto da aver fatto pensare, nel caso di Enea e Didone nella tempesta, a una collaborazione diretta di Gaspar Dughet: un’ipotesi respinta dalla Prosperi Valenti che ne dà conto, sottolineando invece la contiguità dei due artisti – entrambi peraltro francesi romanizzati – nel cantiere di palazzo Pamphilj a Valmontone, appunto negli anni Cinquanta.
Da sottolineare, infine, la scelta di un soggetto raro e sofisticato direttamente ispirato, nel gruppo di Venere e Marte, alle figure corrispondenti nell’affresco di uguale soggetto dipinto da Giulio Romano nella camera di Psiche a Palazzo Te




Dipinti antichi
mer 21 DICEMBRE 2022
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