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Art de la table, arte antica e del XX secolo: il triplo incanto di [..]

Art de la table, arte antica e del XX secolo: il triplo incanto di  [..] - News
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A Prato Farsetti Arte parte con una tre giorni d’aste all’insegna dell’Art de la table, il 27 ottobre, mentre il 28 e il 29 sarà il turno dell’arte antica e del XIX e XX secolo.

L’offerta dedicata alle meraviglie della tavola di Farsetti Arte è una celebrazione della mise en place del primo Novecento, una cartina tornasole del modo di vivere il mondo domestico nel secolo scorso. Il catalogo dell’asta del 27 ottobre comprende, infatti, una serie di oggetti decorativi capaci di riportarci all’interno di un mondo passato fatto di dettagli e di sfumature legate all’arte di stare a tavola. Tra i pezzi pronti a stupire per la loro eccezionalità, eleganti servizi da tavola in porcellana Meissen e Royal del primo Novecento, tovaglioli in lino e avorio, calici in cristallo Lalique e argenteria in argento Sterling.  

Il catalogo dedicato all’arte antica del 28 ottobre comprende una selezione di oltre 150 lotti, tra cui si distinguono due esempi di pittura veneziana settecentesca,  “Maddalena Penitente” e “Bacco e Arianna” di Giovanni Antonio Pellegrini; mentre per la pittura del XIV secolo spicca si tutti una tempera su tavola a fondo oro di Simone di Filippo Benvenuti detto Simone dei Crocefissi, raffigurante Sant’Andrea con la croce e la Bibbia. Per quanto riguarda l’arte scultorea, emerge una scultura di San Benedetto in legno policromo della scuola senese del XV secolo e un Ecce Homo in legno, della scuola Veneto-Lombarda del XVI secolo.

Il viaggio nella modernità passa per l’interessante proposta di dipinti e sculture appartenenti all’Ottocento e al Novecento europeo, di cui segnalano un olio su tela di Vincenzo Irolli, “La passerella”, proposta con una stima di 35-45.000 euro, due oli si Plinio Nomellini di particolare intensità cromatica, rispettivamente “Fantasia” e “Rientro dal lavoro”, proposti all’incanto per una cifra compresa tra i 60 e i 90.000 euro e un olio su tela di Gerolamo Induno, conosciuto soprattutto per le sue scene militari, in asta con “Finalmente a casa”, raffigurante appunto il momento dell’eroe bellico in patria.

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