Il prossimo 10 luglio a Milano, presso la sede di Cambi Casa d’Aste in via San Marco 22, andrà in scena un’asta imperdibile per gli appassionati di orologi da polso.
In catalogo, una selezione esclusiva di segnatempo vintage e contemporanei, firmati dai grandi nomi dell’orologeria ma anche da maison indipendenti di straordinario valore. Tra queste spicca senza dubbio Daniel Roth, nome culto per i collezionisti più esigenti.
Fondata nel 1989 da Daniel Roth, maestro orologiaio svizzero con radici francesi, l’omonima maison rappresenta una delle prime realtà indipendenti ad aver costruito un’identità forte e riconoscibile, molto prima del boom dei micro-brand che vediamo oggi. Il suo tratto distintivo è la cassa a doppio ellisse, un design immediatamente riconoscibile, unito all’uso magistrale del guilloché, delle complicazioni tradizionali come il tourbillon, il calendario perpetuo e i cronografi monopulsante, spesso alimentati da calibri storici come il Lemania e poi modificati internamente. Nonostante la qualità eccezionale delle sue creazioni, Roth non ha mai inseguito i numeri: la produzione è sempre stata estremamente limitata, spesso con numerazioni basse o esemplari unici, che oggi fanno la gioia dei collezionisti. Tra gli orologi più affascinanti in asta il 10 luglio, si distinguono diversi esemplari firmati Daniel Roth, che raccontano perfettamente la filosofia della maison. Il primo pezzo presentato è un Daniel Roth extrapiatto automatico, esemplare numero 1, uno dei primissimi mai prodotti. Il quadrante guilloché con cerchio satinato e numeri romani è un perfetto esempio dell’eleganza tecnica tipica del marchio, successivamente sostituita da versioni più sobrie e meno elaborate.
Segue un cronografo a due contatori, numerato n. 3, in condizioni straordinarie, che monta un calibro Lemania rielaborato internamente. Un orologio raro, sobrio, ma dotato di un’anima meccanica affascinante.
Il terzo orologio è un vero graal per i collezionisti: cronografo monopulsante in platino, numerato 0, quindi il primissimo mai prodotto della serie. Si tratta di una versione più grande rispetto al crono a due pulsanti, e con una quotazione che potrebbe replicare (o superare) i 127.000 euro raggiunti da un modello simile in una precedente asta Cambi.
Altro simbolo della maison è il Daniel Roth Tourbillon, con doppio quadrante, indicazione della riserva di carica e funzione regolatore. Il pezzo in asta è in condizioni pari al nuovo: mai lucidato, con una lieve ossidazione laterale che ne attesta la totale integrità.
A completare il racconto degli highligts dell’asta, anche un Rolex Paul Newman ref. 6241 in una rara configurazione bicolore. Sebbene il quadrante non sia originario del 6241, ma probabilmente trapiantato da un 6262 o 6264, si tratta comunque di un segnatempo di altissima qualità, con quadrante perfetto, cassa e ghiera mai lucidate.