Dalle origini alchemiche all’eccellenza manifatturiera italiana, il 24 e il 25 settembre Finarte porterà in asta a Milano una selezione di porcellane che raccontano tre secoli di storia.
Per secoli la porcellana è stata un mistero affascinante: invenzione cinese tra il VII e il X secolo, veniva considerata quasi un segreto alchemico, l’“oro bianco” che l’Europa non riusciva a replicare. Solo agli inizi del Settecento, a Meissen, si scoprì finalmente la formula, e da lì nacque una vera passione che conquistò re, aristocratici e, col tempo, anche la borghesia. In Italia la sua storia passa da grandi manifatture come Doccia (poi Richard-Ginori) e Capodimonte, fino a realtà raffinate come la Fabbrica Migliuolo Giustiniani, attiva a Napoli tra il 1808 e il 1818, e la più tarda Manifattura Colonnese. Oggetti che non sono solo testimonianze di arte e tecnica, ma raccontano gusti, mode e storie di epoche passate.
Alcuni di questi pezzi saranno protagonisti dell’asta Incanti d’Arte, il 24 e 25 settembre da Finarte a Roma: un’occasione per toccare con mano la bellezza senza tempo della porcellana.